Varicella

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COS'E'

VARICELLA: COS'E'

La varicella è una malattia infettiva di origine virale altamente contagiosa. Viene considerata una patologia infantile perché solitamente colpisce i bambini tra i 5 e i 10 anni.1

Il virus della varicella si trasmette solo tra esseri umani lasciando un’immunità definitiva in chi lo contrae. Il batterio, però, non viene eliminato completamente dall’organismo ma rimane latente, per tutta la vita, in specifiche strutture nervose. In alcuni casi può ripresentarsi a distanza di anni sotto forma di herpes zoster o “fuoco di Sant’Antonio”.2

La varicella viene considerata come una malattia a decorso benigno. Tuttavia, se contratta in gravidanza in donne non immunizzate, può portare a gravi conseguenze per il feto.3

LE CAUSE

LE CAUSE DELLA VARICELLA

La varicella è causata da un virus DNA, Varicella zoster (VZV), appartenente alla famiglia degli Herpesvirus. Il batterio può essere contratto per via aerea tramite le particelle infette rilasciate nell’aria dall’ammalato o per contatto diretto con le lesioni cutanee provocate dalla malattia.2

I SINTOMI

I SINTOMI DELLA VARICELLA

La sintomatologia della varicella si sviluppa in modo piuttosto generico e diffuso. I più comuni sintomi sono:

  • rialzo della temperatura;
  • mal di testa;
  • sensazione di malessere generale.

 Caratteristiche, invece, sono le bolle da varicella che compaiono dopo un periodo di incubazione di circa 2-3 settimane. L’esantema si manifesta con piccole papule pruriginose di colore rosa. Per 3-4 giorni, queste eruzioni compaiono a gettate ripetute su testa, tronco, viso e arti. Solitamente si arriva ad avere tra le 250 e le 500 lesioni. Le papule, nei giorni seguenti, si evolvono prima in vescicole, poi in pustole ed infine in croste granulari che spariscono da sole cadendo.

La varicella nei bambini, solitamente, non presenta complicazioni e si esaurisce nel giro di 7-10 giorni. Negli adulti, nei neonati o nelle persone con un deficit del sistema immunitario, invece, le complicanze sono più frequenti, per esempio:

  • infezioni batteriche delle lesioni cutanee;
  • artrite;
  • epatite;
  • atassia cerebellare;
  • encefalite;
  • glomerulonefrite;
  • trombocitopenia;
  • polmonite, più comune negli adulti.

Le complicazioni possono essere particolarmente gravi quando si contrae la varicella in stato di gravidanza. A seconda del periodo di incubazione, la varicella può portare conseguenze diverse:

  • se contratta all’inizio della gravidanza, nei primi due trimestri, può essere trasmessa al feto, causando una embriopatia o sindrome della varicella congenita;
  • se contratta dopo la ventesima settimana di gestazione, può provocare casi di varicella asintomatica e herpes zoster durante i primi anni di vita;
  • se contratta da cinque giorni prima ai due giorni successivi al parto, il neonato può presentare una forma molto grave di varicella, la cui mortalità può arrivare al 30%.3

COME SI TRASMETTE

COME SI TRASMETTE

La varicella è estremamente contagiosa e di rapida diffusione. Si trasmette facilmente per via aerea, respirando le goccioline infette rilasciate nell’aria tramite la tosse o gli starnuti, e per contatto diretto, attraverso le lesioni sulla cute provocate dal virus. Nelle donne in gravidanza la trasmissione del virus della varicella avviene dalla placenta direttamente al feto.3

Il periodo di contagio della varicella va da 24-48 ore prima della comparsa dell’esantema, arrivando fino ai 7 giorni successivi, quando tutte le vescicole sono diventate croste.1 Il periodo di massima contagiosità è durante i primi giorni dell’eruzione cutanea.3

CHI È A RISCHIO

CHI È A RISCHIO

I soggetti ritenuti più a rischio di contagio sono i bambini durante i primi anni di vita, le persone immunodepresse, gli adolescenti e adulti non immunizzati, in particolare, le donne in stato gravidanza.3

DIAGNOSI

DIAGNOSI DELLA VARICELLA

La varicella viene diagnosticata considerando lo stato clinico e la sintomatologia del paziente. Un accertamento maggiore può essere fatto isolando il virus direttamente dalle vescicole sulla pelle o ricercando la presenza di anticorpi specifici.1

TRATTAMENTO E PREVENZIONE

TRATTAMENTO E PREVENZIONE

La terapia per curare la varicella non prevede un trattamento mirato ma solo sintomatico:

  • talco mentolato all'1% da cospargere sulla pelle e antistaminico, per alleviare il prurito;
  • antipiretico, come il paracetamolo, per ridurre la febbre.

È importante anche indossare biancheria di cotone e tenere sempre corte e pulite le unghie delle mani per evitare di graffiarsi.1 Data l’alta contagiosità della malattia, è necessario isolare in casa la persona affetta, evitandone la diffusione.3

Per combattere la varicella risulta fondamentale la prevenzione attraverso la vaccinazione anti varicella.

Il vaccino contro la varicella viene somministrato in 2 dosi, la prima a 13-15 mesi, la seconda a 5-6 anni. Negli adulti le 2 dosi vengono effettuate a distanza di 4 settimane l’una dall’altra. Importantissima, poi, è la vaccinazione per le donne non immunizzate che vogliano intraprendere una gravidanza.1

Referenze

[1] Ministero della Salute, Malattie infettive, Varicella: http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=15&area=Malattie_infettive  [ultimo accesso 05/07/2021]

[2] Vaccinarsi, Malattie prevenibili, Varicella: http://www.vaccinarsi.org/malattie-prevenibili/varicella.html  [ultimo accesso 05/07/2021]

[3] Istituto Superiore di Sanità, Epicentro, Varicella: http://www.epicentro.iss.it/problemi/varicella/varicella.asp  [ultimo accesso 05/07/2021]

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