Herpes Zoster

COS'E'

HERPES ZOSTER: COS'È?

L’herpes zoster (HZ), più noto come fuoco di Sant’Antonio, è una dolorosa eruzione cutanea ricoperta da vescicole, causata da una riattivazione del virus della varicella.1 Tale virus si riattiva a distanza di anni in circa il 10-20% delle persone che hanno avuto la varicella.2 Il fuoco di Sant’Antonio è contagioso: può trasferire da persona a persona il virus della varicella (Varicella Zoster Virus- VZV), in caso di contatto con le lesioni infette.3

Il rash cutaneo può risolversi in alcune settimane, ma anche avere complicanze che si protraggono per mesi o anni, come:

  • dolore o bruciore persistente nell’area interessata (nevralgia post-erpetica);
  • problemi agli occhi (come la cheratite neurotrofica);
  • infezione delle lesioni da parte di batteri e conseguenti cicatrici;
  • numerose lesioni in aree diverse del corpo (disseminazione cutanea);
  • polmonite;
  • infiammazione del muscolo cardiaco (miocardite);
  • esofagite;
  • pancreatite;
  • ulcera gastrica;
  • infiammazione vascolare (angioite granulomatosa).

In Europa, StatUniti e Canada l’incidenza della patologia nella popolazione è compresa tra 0,3% e 0,4%.4

LE CAUSE

LE CAUSE DELL’HERPES ZOSTER

Il virus Varicella-Zoster, appartenente alla famiglia degli Herpes virus, è responsabile sia della varicella che del fuoco di Sant’Antonio. In chi ha avuto la varicella il virus resta latente nel sistema nervoso periferico (nei gangli sensitivi del cranio e del midollo spinale), contrastato dagli anticorpi prodotti dal sistema immunitario. La malattia si scatena quando i nervi vengono “aggrediti dal virus” e si infiammano.5

Anche se le cause della riattivazione del virus VZV e, quindi, della comparsa dell’herpes zoster non sono state completamente chiarite, si ritiene siano legate a una riduzione dell’attività del sistema immunitario dovuta, ad esempio, a:

  • età avanzata;
  • HIV;
  • diabete;
  • trattamenti immunodepressivi;
  • forte stress psicofisico;
  • depressione.4

I SINTOMI

I SINTOMI DEL FUOCO DI SANT'ANTONIO

Il fuoco di Sant’Antonio si manifesta con un rash cutaneo doloroso o pruriginoso, solitamente di forma allungata, nell’area del torace, nel 10-20% dei casi intorno all’occhio (herpes zoster oftalmico) e, raramente, in diverse parti del corpo. Inizialmente si sviluppa un eritema con macchie a rilievo (lesioni maculo-papulari), che poi diventano simili a bollicine di piccolo diametro (vescicole).4

Giorni o settimane prima possono insorgere dei sintomi anticipatori:

  • dolore;
  • prurito;
  • formicolio;

e più raramente:

  • mal di testa;
  • fastidio o dolore causato da luce forte (fotofobia);
  • malessere.

L’eruzione si sviluppa in grappoli di vescicole, che continuano a formarsi ogni tre o quattro giorni e poi progressivamente si seccano. Le croste guariscono in due o quattro settimane, ma possono lasciare macchie o cicatrici.3

COME SI TRASMETTE

COME SI TRASMETTE L’HERPES ZOSTER

Il contatto diretto con le lesioni “attive” dell’herpes zoster, cioè non ancora diventate croste, può trasmettere il virus della varicella-zoster. Questo significa che il contagio da fuoco di Sant’Antonio non causa direttamente un altro fuoco di Sant’Antonio in un’altra persona, ma può trasmettere il virus responsabile della varicella (che eventualmente, a distanza di tempo, può riattivarsi e provocare herpes zoster).4

Il contagio, però, può avvenire solo se chi viene in contatto con la lesione non ha ancora avuto la varicella né ha fatto il vaccino per questa malattia esantematica e, dunque, non ha sviluppato gli anticorpi per il virus.3

CHI E' A RISCHIO

CHI E' A RISCHIO

La riattivazione del virus è più frequente in caso di età avanzata e/o sistema immunitario debole. Per questo, tra i fattori di rischio sono presenti:

  • età superiore ai 50 anni;
  • immunodeficienza per virus dell’HIV;
  • abbassamento delle difese immunitarie (per chemioterapia, radioterapia, terapie antirigetto, steroidi);
  • tumori (specialmente leucemia e linfoma);3
  • diabete;
  • forte stress, traumi, depressione.4

DIAGNOSI

LA DIAGNOSI DEL FUOCO DI SANT’ANTONIO

Eruzioni cutanee localizzate in una sola metà del corpo, di solito, sono sufficienti per una diagnosi che si esegue nell’ambito di una visita specialistica. Per una successiva conferma, è possibile eseguire un esame del sangue, ricercando gli anticorpi del virus varicella-zoster.1

TRATTAMENTO E PREVENZIONE

TRATTAMENTO E PREVENZIONE

Anche se il rash cutaneo di solito guarisce spontaneamente, per trattare i sintomi si possono somministrare:

  • antidolorifici e antinfiammatori per ridurre il dolore;
  • gel a base di cloruro d'alluminio per alleviare il prurito e velocizzare la guarigione delle vescicole;
  • farmaci antivirali per ostacolare la proliferazione del virus.1

Tali farmaci, tuttavia, hanno spesso un’efficacia insoddisfacente e nei soggetti in cui la patologia si protrae, il dolore può diventare difficile da gestire e compromettere la qualità della vita.4

Per la prevenzione dell’herpes zoster e del rischio di conseguente nevralgia esiste la vaccinazione. Il vaccino contro il fuoco di Sant’Antonio contiene una forma attenuata del virus varicella-zoster che, iniettata tramite puntura sottocutanea, stimola la produzione di anticorpi. La vaccinazione è consigliata agli adulti di almeno 50 anni, mentre non è indicata in gravidanza, nei bambini, negli adolescenti e nei soggetti con allergie note ai principi attivi o ad altri componenti del farmaco.6

Referenze

[1] Humanitas Research Hospital, disponibile all’indirizzo

https://www.humanitas.it/malattie/herpes-zoster-fuoco-di-sant-antonio [ultimo accesso 05/07/2021]

[2] Ministero della Salute, portale salute.gov, disponibile all’indirizzo

http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=15&area=Malattie_infettive [ultimo accesso 05/07/2021]

[3] U.S. Department of Health & Human Services, Centers of Desease Control and Prevention, National Center for Immunization and Respiratory Diseases, Division of Viral Diseases, disponibile all’indirizzo

https://www.cdc.gov/shingles/hcp/clinical-overview.html [ultimo accesso 05/07/2021]

[4] Società Italiana d’Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, portale VaccinarSì, disponibile all’indirizzo

https://www.vaccinarsi.org/scienza-conoscenza/malattie-prevenibili/herpes-zoster [ultimo accesso 05/07/2021]

[5] Fondazione Umberto Veronesi, portale fondazioneveronesi.it, disponibile all’indirizzo

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario-delle-malattie/varicella [ultimo accesso05/07/2021]

[6] Regione Veneto, portale Vaccinarsi in Veneto, disponibile all’indirizzo

https://www.vaccinarsinveneto.org/scienza-conoscenza/vaccini-disponibili/vaccino-anti-herpes-zoster.html [ultimo accesso 05/07/2021]

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