A,B,C e non solo. I diversi tipi di meningite

La meningite è un’infiammazione delle membrane che avvolgono cervello e midollo spinale, le meningi. Spesso ha origine infettiva: è causata da diversi batteri (fra cui il meningococco è il più pericoloso), virus o funghi (vedi https://www.azioneprevenzione.it/patologie/meningite).

La forma batterica è causata dal batterio Neisseria meningitidis (meningococco), di cui esistono ben 13 diversi sierogruppi anche se, fortunatamente, solo 6 possono provocare meningite: il meningococco A, B, C, Y, W, più raramente, X.1 

Perché parliamo di meningite B?

Perché la meningite di tipo B è la forma prevalente e registra casi in aumento nel nostro Paese.2

Casi (percentuale) di meningite B in Italia negli anni

Può colpire a qualsiasi età ma i bambini piccoli e gli adolescenti sono quelli a maggior rischio di contrarre l’infezione.3

Come si trasmette?

La malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla.1

È per questo che gli adolescenti sono particolarmente colpiti dalla malattia: il loro stile di vita fatto di frequentazione di luoghi affollati – a iniziare dalla scuola - sport di gruppo, baci e abbracci, scambio di bicchieri e bottiglie, favorisce lo scambio delle goccioline di saliva e, quindi , dell’infezione.4 

Quanto è grave?

La meningite batterica può essere letale nel giro di 24 ore5; il tasso di letalità negli adolescenti è più alto che nella popolazione generale. I dati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) mostrano che la letalità tra i 15-24 anni è del 20%, ovvero di un 1 paziente su 5.6

Quali sono i sintomi?

La meningite è una malattia dal decorso rapido e imprevedibile e, spesso, è subdola perché i primi sintomi sono generici,  somiglianti a quelli di una comune influenza (mal di testa, sonnolenza, mancanza di appetito). In breve tempo, però, sorgono ulteriori segnali, tra cui:1

• nausea e/o vomito;
• febbre alta;
• collo rigido nella parte posteriore (rigidità nucale), specie quando si estende l’arto inferiore;
• fotosensibilità (fastidio alla luce);
• alterazioni della coscienza;
• convulsioni.

Negli adolescenti i sintomi sono spesso ignorati o riconosciuti tardivamente e questo porta a un ritardo nella diagnosi, ospedalizzazioni prolungate e conseguenze fisiche e mentali più gravi e più frequenti.3 Le conseguenze colpiscono circa la metà dei soggetti ammalati e causano problemi a lungo termine anche molto gravi.7

Cosa fare per non ammalarsi?

Sappiamo quanto sia importante abbracciarsi, baciarsi, andare a scuola, andare a ballare, fare sport, ridere tutti insieme… insomma vivere, soprattutto in questo periodo! Ma non possiamo nemmeno permettere che vinca il Meningococco B! E allora diventa fondamentale essere responsabili e consapevoli: sapere che la meningite è una malattia grave, ma possiamo prevenirla!

Ascolta la storia di Federica Maspero.

“Proteggete la vita dei vostri figli e il loro futuro.”

Bibliografia
1. Ministero della salute. FAQ Meningite;
2. Sorveglianza delle malattie batteriche invasive in Italia. Rapporto 2020 Dip. Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità;
3. Boccalini, Microorganisms, 2020;
4. Burman,Human Vaccines & Immunotherapeutics, 2019;
5. WHO. Defeating meningitis by 2030: a global road map;
6. Surveillance Atlas of Infectious Diseases;
7. Sadarangani, Clin Infect Dis., 2015.