
La vaccinazione pneumococcica è una strategia utile per prevenire le malattie cosiddette pneumococciche.
La vaccinazione pneumococcica è una strategia utile per prevenire le malattie cosiddette pneumococciche (polmonite, meningite, artrite settica e altre), che rappresentano una significativa problematica di salute pubblica1 e sono conseguenti ad un’infezione batterica.

La vaccinazione pneumococcica è consigliata agli adulti (19 – 64 anni) appartenenti a categorie a rischio e alle persone con età maggiore o uguale a 65 anni.3
L’agente responsabile è lo Streptococcus pneumoniae, in grado di invadere aree normalmente sterili dell’organismo e dare luogo alla malattia pneumococcica invasiva, particolarmente frequente nei bambini e adulti over sessantacinquenni o immunodepressi.2
La vaccinazione pneumococcica è consigliata agli adulti (19 – 64 anni) appartenenti a categorie a rischio e alle persone con età maggiore o uguale a 65 anni.3 Attualmente esistono due tipi di vaccino antipneumococcico, entrambi ben tollerati e con caratteristiche differenti:2 un vaccino polisaccaridico e uno coniugato.1
La vaccinazione pneumococcica ha ridotto notevolmente l'incidenza della malattia pneumococcica invasiva negli adulti2.
La vaccinazione pneumococcica assume importanza anche come intervento per contrastare l’antibiotico-resistenza, fenomeno particolarmente frequente e insidioso.2
Le malattie pneumococciche: quali sono e chi è più a rischio
Le malattie pneumococciche rappresentano un notevole problema di salute pubblica, in quanto associate ad elevata mortalità.1 Sono provocate dal batterio Streptococcus pneumoniae, causa di polmonite, meningite, endocardite, artrite settica batteriemia in bambini e adulti e otite media acuta nei bambini.2 Questo microrganismo può invadere anche un sito normalmente sterile (ad esempio il sangue) e dare luogo alla malattia pneumococcica invasiva che colpisce più frequentemente bambini e adulti con età maggiore o uguale a 65 anni, ma anche soggetti immunodepressi.2
Nell’adulto e nell’anziano la manifestazione maggiormente frequente di infezione streptococcica è la polmonite,2 il cui tasso di incidenza e di gravità aumenta con l’età, con una letalità che raggiunge il 10-30% negli adulti.2 In seguito ad inalazione, lo pneumococco aderisce al tessuto respiratorio a livello del rinofaringe,2 soprattutto in soggetti immunodepressi, con alterazioni (ad esempio nei fumatori) o patologie del sistema respiratorio.2

La vaccinazione pneumococcica negli adulti (19- 64 anni)
La vaccinazione è uno strumento molto utile che, oltre a potenziare l’immunità del soggetto singolo, consente la protezione degli altri soggetti appartenenti alla comunità, soprattutto quelli più deboli.1 Questo approccio consente di ottenere notevoli benefici sulla qualità della vita.
La strategia vaccinale utilizzata nella popolazione adulta varia in base all’età della persona, alla presenza di altre patologie concomitanti, ai rischi legati al suo stile di vita e ai contatti che intraprende in ambito domestico.1 Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha promosso un ampliamento dell’offerta vaccinale, per adulti e anziani,1 in modo da garantire il mantenimento di un buono stato di salute nel tempo e proteggere i soggetti maggiormente a rischio di complicanze conseguenti a malattie infettive.1 In particolare, questi ultimi rientrano, a prescindere dall’età, in una categoria per la quale sono indicate specifiche vaccinazioni.1
La vaccinazione anti-pneumococcica viene somministrata agli adulti appartenenti a gruppi a rischio,3 una sola volta nella vita e in qualsiasi stagione dell’anno.2
L’associazione con la vaccinazione antinfluenzale rappresenta un approccio molto efficace nella prevenzione della polmonite batterica, riducendo l’ospedalizzazione e la mortalità ad essa associate, soprattutto in pazienti ospitati presso residenze sanitarie assistenziali (Rsa).2
«La vaccinazione antipneumococcica viene somministrata agli adulti appartenenti a gruppi a rischio, una sola volta nella vita e può essere vantaggiosamente associata alla vaccinazione antinfluenzale»
Questo tipo di vaccinazione, scongiurando la possibilità di malattia pneumococcica, permette di evitare la terapia antibiotica e, quindi, rappresenta un utile intervento per contrastare la resistenza agli antibiotici.2
L’introduzione delle vaccinazioni di routine ha permesso di ridurre l’incidenza della malattia pneumococcica invasiva negli adulti.2

Bibliografia
[1] Rossi, A.; Tasegian, P. Vaccinazioni per l’età adulta: ragioni, opportunità e prospettive. SIMG. Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. 2017; 24: 43-52. [Ultimo accesso 04/11/2021]
[2] Franco, E.; D’Alò, G.L. La vaccinazione anti-pneumococcica sequenziale nell’adulto. Rivista Società Italiana di Medicina Generale. 2017; 24: 96-103 [Ultimo accesso 04/11/2021]
[3] Vaccinazioni e vaccini. Vaccinazioni per gruppi di popolazione. Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica. Istituto Superiore di Sanità. Disponibile al sito: https://www.epicentro.iss.it/vaccini/adulti [Ultimo accesso 04/11/2021]
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La vaccinazione pneumococcica è una strategia utile per prevenire le malattie cosiddette pneumococciche.
